sabato 29 marzo 2008

Arianna

Nella mia breve, incostante e, soprattutto, inutile esperienza in una palestra di firenze ho avuto il piacere di incontrare un'allenatrice che fondamentalmente mi odiava. Tutto nacque quando le feci notare che forse avrebbe potuto rivolgersi con un po' più di gentilezza ad un bambino per dirgli di smettere di giocare con la palla nell'atrio della palestra piuttosto che abbaiargli qualcosa come "ehi tu, smetti subito di giocare con quella palla, se no non la rivedi più". Da quel momento, la suddetta allenatrice si trasformò in una cascata di acidità nei miei confronti. Come lo yogurt non soltanto scaduto (pare essere più buono lo yogurt scaduto), ma scaduto da tre settimane.
Ecco, un po' lo stesso sentimento di ammirazione e stima nei miei confronti deve provarlo la responsabile erasmus dell'università parigi uno, da quando, appena arrivato, cercava in tutti i modi di farmi aggiungere esami al mio programma di studi e io non volevo saperne. Anche perché erano esami che o avevo già fatto in italia o non mi avrebbero mai convalidato. Alla fine, preso per sfinimento e per evitare che mi mandasse più mail dello spam sul viagra, sono stato costretto a dargliela vinta. E nel mio programma di studi compaiono due corsi di lingua francese -uno per semestre- e un corso di storia del diritto. Compaiono, perché in realtà la mia frequenza ai suddetti corsi è piuttosto altalenante. Alla prima lezione del corso di storia del diritto ci sono pure stato. Il professore si è messo a spiegare l'etimologia della parola mesopotamia, ha spiegato come si scrivono tigri e eufrate, poi abbiamo attaccato con la geografia della grecia e ho capito che non era roba per me. Mentre mentalmente cercavo di recuperare la lezione di prima liceo in cui avevamo affrontato gli stessi argomenti, mi sono guardato attorno: corso del primo anno, tutti diciottenni, metà a prendere appunti con aria tra l'esaurito e il concentrato, metà a dormire. Qui i corsi del primo anno sono riservati agli studenti del primo anno, non esistono fuori corso né esami lasciati indietro. Per la prima volta nella mia vita mi sono quasi sentito vecchio.

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