Quello che per me era uno dei concerti più attesi dell’anno e l’unica ragione per cui un sabato sera di fine luglio scorso mi è dispiaciuto trovarmi nell’emisfero australe e non su una spiaggia di marina di ravenna si è rivelato all’altezza delle aspettative: un ciclone di coriandoli, bolle di sapone, palloncini colorati.
Gli i’m from barcelona non sono un gruppo importante e non segneranno certo la storia della musica: fra una settimana, dieci giorni, qualche mese forse non esisteranno neppure più. Ma, a vederli sul palco, a ridere e scherzare e tirare coriandoli e sparare bolle di sapone sono tremandemente belli. E sono belli perché normali, studenti, impiegati, commesse, che con la musica giocano e si divertono un mondo. Non esiste un concerto degli i’m from barcelona, esiste una festa con i’m from barcelona, i tuoi segreti amici svedesi. E non esiste neppure un gruppo che si chiama i’m from barcelona, perché tutti una sera possono essere i’m from barcelona: palco e transenne non contano più, basta lanciare palloncini, fare coretti, sorridere e saltare e cantare e il gioco è fatto e diventi uno di loro. Tanto trenta o trentuno o trentadue cambia ben poco.
Sotto, il pavimento dello zenith dopo la fine del concerto.
2 commenti:
...maledetto!!!
i'm from barcelona, dev'essere stato divertente!
grazie dell'informazione concerto cristina donà, ci andrò sicuramente.è che ancora alla flog da quando ha aperto non ci sono stata e non ha un sito dove guardare per bene i concerti _andrò a vedere più spesso su boxol.it_
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