giovedì 18 ottobre 2007

Eccheccazzo #2

Ma a parigi non è che succedano solo cose belle e divertenti. Parigi è una grande città e, come tutte le grandi città, nasconde insidie, pericoli, incontri spiacevoli di vario genere.

Succede che è domenica pomeriggio e io cammino senza mèta per le strade ancora inesplorate del nono arrondissement di parigi. Passo di fronte alle galérie la fayette, passo di fronte all'opéra, passo di fronte a una sinagoga dove è appena finito un matrimonio, incrocio una manifestazione oceanica di gente sui pattini. A un certo punto mi trovo di fronte il teatro dell’olympia, più esattamente l’ingresso artisti del teatro. Mentre mi avvicino vedo che di fronte a questo ingresso ci sono una quindicina di persone in attesa, più o meno signore sulla cinquantina. Mi avvicino sempre di più e capisco che aspettano qualcuno. Sono a venti metri e capisco che sono tutte italiane immigrate, urlano tra loro in dialetto e hanno i capelli tinti di rosso. Sono a dieci metri, ora aspetto che passino alcune macchine per attraversare la strada. Una di queste macchine è una mercedes nera, con i vetri oscurati, e si ferma proprio di fronte al teatro. Aspetto ancora un po’ per attraversare la strada. Si apre uno sportello della mercedes e mi trovo di fronte a una sconcertante realtà: dalla macchina scende gigi d’alessio. Con occhiale scuro, giacca scura e camicia bianca si infila nel teatro ignorando bellamente quella manciata di cinquantenni che lo stava aspettando per una foto e due autografi. Io indosso la faccia più schifata che possa uscirmi e attraverso la strada. Gigi d’alessio all’olympia, quell’olympia di jeff buckley live à l’olympia, per intenderci. Blasfemo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

...tanto che la maiuscola è DAVVVERO superflua...-eccheccazzo

silvia ha detto...

....bè direi che è dappertutto come la gramigna...solo per un attimo sei stato in possesso della capacità di disfartene (o liberarcene, vedi te) per sempre...bè peccato..;-)...cmq anche sforzandosi di molto non riuscirebbe nemmeno ad avvicinarsi all'ombra di jeff...c'est la vie..

Anonimo ha detto...

no davvero

l'Olympia é Jeff Buckley che diavolo

(ascoltato il cd dei Radiohead,finalmente. ancora non ho le idee chiare. Credo che mi ci vorrà un po' per assorbirlo..)

Anonimo ha detto...

senza parole.