giovedì 10 aprile 2008

Un post politico #2

In generale, sui giornali francesi si parla ben poco di quello che succede in italia. Nella settimana pre-elettorale, però, ogni giorno le monde dedica una pagina alle vicende politiche del nostro paese. Niente di particolarmente approfondito, sia chiaro, -probabilmente anche se volessero troverebbero ben poco su cui approfondire- ma fa comunque uno strano effetto seguire la campagna elettorale, almeno in parte, attraverso gli occhi di un osservatore straniero.
L'osservatore in questione, il corrispondente dall'italia per le monde jean jacque bozonnet, non deve essere in una posizione facile, a dover descrivere il paesaggio politico italiano. La rubrica "italie-legislatives 2008" è stata inaugurata lunedì: alla pagina nove, quattro colonne per cercare di spiegare la posizione del pd. Che non è proprio sinistra e non è neppure centro, noi diciamo centro-sinistra, ma a dir così qui pensano alle grandi socialdemocrazie europee e non ci saremmo comunque. Per trovare una soluzione all'enigma ci riallacciano al partito democratico americano, in un ardito parallelismo walter-obama, e ci ricamano tutta la storia del yes, we can/si può fare.
Martedì si parlava di elezioni italiane addirittura in seconda pagina. Il titolo era "quando l'italia si annoia": si parlava di una campagna elettorale di immemorabile noia, priva di seri dibattiti politici e povera di argomenti, in un clima di generale sfiducia e di consapevolezza che, comunque vadano le cose tra il tredici e il quattordici aprile, poco cambierà. Si citava l'impossibilità di un dibattito televisivo tra berlusconi e veltroni, perché anche gli altri dieci candidati avrebbero voluto avere il loro spazio e sarebbero servite otto ore di diretta. Si notava come nelle ultime settimane gli eventi che più avevano attirato l'attenzione dell'opinione pubblica non erano che periferici alle venture elezioni: l'agonia alitalia, la crisi della mozzarella, l'affaire piazza.
Una sintesi tutto sommato efficace del desertico e desolante panorama italiano. Su due cose in realtà si sorvolava un po': erano appena menzionati il sistema di attribuzione dei seggi al senato -la legge porcata, tradotta come cochonnerie- e l'esistenza di un partito che si chiama Aborto, no grazie. Troppo, troppo difficile da spiegare per chi non ci è abituato.

2 commenti:

punch-drunk ha detto...

ah, le monde. (mi incanta il mondo, e m'incatena) (questo è per collegarsi ad "aborto? no, grazie... massì, me ne dia due etti, va'.")

courgetta ha detto...

paura paura paura paura.
aspetto domani sera con TERRORE.