domenica 1 giugno 2008

Gli esami, in francia

In francia siamo in piena sessione di esami. Iniziata il ventisei maggio, finirà il quindici giugno. Poi, tutti in vacanza. Per gli studenti francesi sette materie da passare in tre settimane, tutte allo scritto. Qui non si passa il singolo esame, ma si passa o si boccia tutto l'anno: si può avere anche l'insufficienza in qualche materia, l'importante è che ci siano altre materie che coprano queste insufficienze e che la media finale, tra tutte le materie, sia più di dieci (i voti sono su venti). Che se ad esempio si ha otto in diritto amministrativo ma dodici in diritto europeo, diritto amministrativo viene tranquillamente condonato. Metodo tremonti applicato ai voti accademici, insomma.

La disastrosa organizzazione dell'università francese durante la sessione di esami raggiunge il suo apice. Gli studenti erasmus passano i loro esami in modo diverso e non ne sono direttamente interessati (almeno non anche da queste sciagure amministrativo/burocratiche), ma alcuni studenti inglesi del corso di laurea bilingue che passano gli esami come tutti gli altri francesi hanno creato una lista dal titolo “you know you're sitting exams at the sorbonne when...". Praticamente tutto quello che può capitare, e che, ordinariamente, capita, durante il periodo di esami all'università di parigi pantheon-sorbonne. Tra cui: il primo esame della giornata è alle otto di mattina, l'ultimo alle otto di sera, dalle otto alle dieci di sera (perché poi l'università deve chiudere). Almeno un esame è il sabato pomeriggio. Ti presenti all'esame e si sono scordati di fotocopiare il soggetto. Quando hanno il soggetto, provano l'irresistibile desiderio di cambiarlo. Gli studenti sono convocati per le nove, il professore per le undici. Scopri la data e l'ora dell'esame meno di ventiquattr'ore prima dell'esame stesso. Perdono la copia del tuo esame e ti mettono zero ventesimi, perché, chiaro, è colpa tua. A volte non ci sono banchi per tutti e bisogna scrivere per terra o sulle ginocchia...

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