giovedì 20 settembre 2007

Turismo per caso

Il jardin du luxembourg assomiglia molto al giardino di boboli a firenze. Ci sono statue, fontane, giochi d'acqua, prati pieni di fiori e curatissimi, e tutti e due erano i giardini dei palazzi dei signori della città: maria de' medici, quando sposa un re francese, fa costruire il jardin du luxembourg proprio perché, qui a parigi, sente nostalgia di palazzo pitti.
A boboli, però, non ci va nessuno, soltanto turisti e studenti che di mattina dovrebbero trovarsi nei pressi di una qualche aula scolastica. Appena compare un po' di sole, invece, il jardin du luxembourg si riempie di gente. Che viene per stare un po' all'aria aperta, per fare due chiacchere, per leggere e rilassarsi. Si entra gratis, è aperto fino alle nove di sera, ci si può mangiare, ci sono delle sedie che uno può prendere e sistemare dove preferisce. E nei finesettimana i bambini possono noleggiare dei modellini di barca a vela, da spingere con un bastone e da fare andare da un lato all'altro della fontana. Ed è pieno di queste barche colorate che galleggiano. E' strano, perché se ci pensi è un gioco assolutamente fuori dal tempo, spingere con un bastone delle piccole barche a vela in una fontana. La prima volta che sono stato a parigi anche io ho giocato con quelle barche. Avrò avuto dieci o undici anni e questo, io e mio fratello seduti ai bordi del laghetto, a spingere la nostra barca colorata, è uno dei primi ricordi che ho di questa città.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

I bambini che giocano nel laghetto con le barchette e i bastoni sono il primo ricordo della mia ultima volta a parigi.
Io ero in bicicletta, e faceva fresco.

Sto ascoltando gli Okkervil River, pensando di stare in una città nuova alla ricerca di un giardino dove sedermi su una panchina e mangiare.
:)

Jane

Anonimo ha detto...

grazie che ai boboli non ci va nessuno, l'entrata si paga!
ma fammi capire, stai sempre a luxembourg tu? ;)

francesco ha detto...

mmm...
se c'è il sole e non ho impegni universitari e voglio un po' di relax direi di sì. con libro o guida di parigi e ipod.