lunedì 8 ottobre 2007

Della nuit blanche

Dovrei scrivere un post sulla nuit blanche. Ma la nostra notte bianca, iniziata alle otto e mezzo ascoltando la marsigliese prima della partita di rugby in un ristorante libanese e finita alle sei di mattina dopo chilometri di camminata, litri di vino, minuti di attesa della metro, è talmente piena di cose che non saprei proprio da dove cominciare. Dalla ragazza belga che da sola si scola una bottiglia di vino rosso e ci lascia una bottiglia di vino bianco orrenda, dal commandos poetique dei souffleurs, quelli che ti sussurrano i versi di una poesia all'orecchio attraverso dei tubi illuminati di blu, in una chiesa enorme, silenziosa e assolutamente buia, dalla festa perché la francia ha battuto la nuova zelanda, dai quindici video di gondry, uno dopo l'altro, alle quattro di mattina, al theatre du chatelet, dal tè gratis sul pont des arts, dalle tuileries illuminate e riscaldate dal fuoco, dalla ricerca di un velib per tornare a casa, ricerca che non va a buon fine, e allora mezz'ora ad aspettare la prima metro della giornata, piena come neanche il lunedì mattina alle otto.
Quando torno a casa sono stanco morto, mi fanno male le gambe e voglio solo dormire. L'unico pensiero che ha la forza di emergere è: che si può desiderare più di parigi?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...che bello...
(soprattutto i 15 video di gondry_io li amo tutti i suoi!)

Anonimo ha detto...

j't'déteste.

Nora ha detto...

risposta: UNA VELIB!!!!!!



N