giovedì 11 ottobre 2007

In rainbows

Ieri è stata la giornata del fanatismo radiohead. Prima cosa fatta, appena alzato, è stato scaricare il nuovo disco, così che fosse pronto sull'ipod per il percorso casa-gare du nord-luxembourg-faculté de droit. E, uscendo di casa, ero contento di sapere di essere uno dei primi ad ascoltare il nuovo disco dei radiohead. Un po', diciamo un novanta per cento, perché i radiohead sono uno dei miei gruppi preferiti, un po', l'altro dieci per cento, perché mi sentivo parte di un esperimento mediatico inedito e -chissà- "rivoluzionario". Non vendere il disco nei negozi ma solo su internet l'avevano già fatto in tanti, ma lasciare scegliere quanto pagarlo al pubblico non l'aveva mai fatto nessuno.
Io, che avrei tanto voluto e tanto vorrei la confezione speciale da 40 sterline, l'ho pagato due sterline. Le finanze dello studente erasmus sono quelle che sono, soprattutto a parigi, e tra l'altro credo che a thom yorke e gli altri non interessi granché se siano dieci pens o dieci sterline. Quello che conta credo sia il significato dell'operazione, da parte di chi ha creato queste dieci canzoni e da parte di chi ne fruisce. Perché dovrei scaricare da soulseek o da emule il nuovo disco della mia band preferita quando posso averlo legalmente, scegliendo io quanto pagarlo e dimostrando, in un certo senso e in rapporto alle mie finanze di studente erasmus pieno di progetti assai dispendiosi, la mia totale stima-ammirazione-amore al gruppo più importante degli ultimi vent'anni di musica?

In un giorno sono state comprate e scaricate quattro milioni cinquecentomila copie. E il disco è bello, molto bello. Per il parametro gruppi normali direi sia un disco fantastico, per il paramentro radiohead devo ancora ascoltarlo qualche volta prima di esprimere un giudizio.

1 commento:

breezyswirl ha detto...

però è proprio una bella idea quella di lasciare scegliere quanto pagare....piuttosto che guadagnare 0 da tutti... kiz :)