lunedì 29 ottobre 2007

Mézzo

Leggere QUESTO e QUESTO e sapere che quella è un po' anche la tua città, quelli sono posti che vedi quasi tutti i giorni, sono colori e strade e persone e appuntamenti e linee di metro, e tutto è così nitido e reale, fa stare bene. Anche quando piove ininterrottamente da stamattina e oggi hai preso tanta tanta acqua, ti sei asciugato i capelli sotto l'asciugatore per le mani del bagno della biblioteca e ti sei chiesto, mentre cercavi riparo nell'atrio di un mcdonald, perché stamattina ti è venuta in mente quella strana idea di alzarti quando potevi startene sotto il tuo piumone. E soprattutto perchè, perchè cazzo, perdi tutti gli ombrelli che ti capitano tra le mani.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti rispondo qui, per quanto non in tema con il tuo ultimo post.
Intanto, beato te che te ne stati a Parigi e che, proprio per questo, hai avuto anche modo di goderti il set acustico.
Di un brano intitolato come il film non so nulla, né è compreso nella tracklist ufficiale. Ho comunque ascoltato tutti i brani (da oggi anche sulla loro pagina myspace) e, ancora una volta, è stata semplicemente magia. Poche novità, anche nel suono, ma alcuni dei vecchi brani rielaborati sono assolutamente toccanti, come "Von" e "Staralfur". Poche novità, appunto, ma sono certo che a noi andrà benissimo così.

Ti auguro un ottimo soggiorno parigino e... buona pioggia!

DenItalienskepen ha detto...

Sensazione bellissima sentirsi a casa in un'altra città, in un'altra nazione, sentirsi un po' parigino, un po' danese, dopo qualche mese di permanenza. Calarsi e, anche un po' integrarsi, in una nuova dimensione senza tuttavia perdere la visione critica del luogo che si abita. Sensazione bellissima sentirsi viaggiatori.