Ultimi giorni segnati, oltre che da pioggie torrenziali e incessanti, da:
-mercoledì 5 dicembre: schiaccianoci all'opéra bastille. Da qualunque lato si prenda (eccetto forse quello, marginale tra l'altro, della danza, di cui non è che capisca granché) molto bello: musica, teatro, scenografie, attesa -iniziata alle quattro per prendere uno dei sessantadue posti a cinque euro di uno spettacolo esaurito per un mese e mezzo di rappresentazione con biglietti che minimo costano cinquanta euro e passata a ridere e giocare-, parigi illuminata vista dall'ultimo piano dell'opéra.
-giovedì 6 dicembre: my blueberry nights (titolo italiano: un bacio romantico). Uno dei film più lenti e noiosi che la storia cinematografica recente ricordi, riesce comunque a piacere un po' a tutti: i ragazzi possono scegliere tra norah jones e natalie portman (io prendo natalie), le ragazze possono consolarsi con jude law.
-venerdì 7 dicembre: esposizione di courbet al grand palais. Diciamo che courbet non è proprio uno dei miei pittori preferiti. Tanto che le cose che mi sono piaciute di più sono i paesaggi, quelli che, parlando di courbet, nessuno prende mai in considerazione
-venerdì 7 dicembre: mùm al trabendo. Quello che temevo potesse essere un concerto a rischio sbadiglio si è rivelato forse il più bello che abbia visto a parigi. Islandesi un po' ovunque: sul palco, a vendere magliette e tra il pubblico, muniti di bandiera. Ora e mezzo di concerto volata e musica che riesce a svuotare la mente da qualunque pensiero, in un trabendo in assoluto e quasi irreale silenzio, che rendeva ancora più potenti melodie e atmosferee. Recensione in arrivo.
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2 commenti:
sì, decisamente appena hai tre secondi mi spieghi.
(non scherzo, ho passato tutto il weekend ad ideare piani astrusi per avere quel cacchio di biglietto...)
un'altra cosa fondamentale: dammi il tuo numero di cellulare francese! puoi lasciarlo ad uno qualsiasi dei miei ottocento indirizzi e-mail ;)
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